Primadonna

Film 2022 | Drammatico, +13 102 min.

Regia di Marta Savina. Un film Da vedere 2022 con Claudia Gusmano, Fabrizio Ferracane, Francesco Colella, Manuela Ventura. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, Francia, 2022, durata 102 minuti. Uscita cinema mercoledì 8 marzo 2023 distribuito da Europictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,47 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 17 marzo 2023

Una ragazza scatena l'ira del figlio del boss del paese. Il film è stato premiato a Roma Film Festival, In Italia al Box Office Primadonna ha incassato 137 mila euro .

Consigliato sì!
3,47/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,96
PUBBLICO 4,44
CONSIGLIATO SÌ
Il ritratto intraprendente di una donna che ci ricorda di lottare contro le leggi imposte dal potere dominante degli uomini.
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 18 ottobre 2022
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 18 ottobre 2022

Nella Sicilia degli anni Sessanta, Lia Crimi ha ventun anni e un sogno 'celeste': essere una Madonna nella rappresentazione natalizia. Ma il prete, come il Paese, fa resistenza a questa ragazza che ama dissodare i campi col padre e ha una simpatia spiccata per Lorenzo Musicò, figlio del boss locale. Ma quel sentimento di ammirazione volge presto in disprezzo. Rapita e violata da Lorenzo, lo denuncia ai carabinieri. Inizia per Lia un lento calvario che la condurrà in tribunale a sfidare una legge che tutela la 'fuitina' e lo stupro, che protegge il maschio aggressore e riduce la donna a un corpo violabile.

Nel 2021, Marta Savina dirige lo spot del celebre cornetto Algida sulle note di Ariete ("L'ultima notte"). Davanti al mare e dentro una bella estate italiana, un ragazzo guarda il mondo innamorarsi. Il claim dello spot, "questa estate la passo con te...", traduce il desiderio di 'stare insieme' tra un bagno al mare e un gelato scartato, un desiderio che almeno oggi può contare sulla reciprocità, principio alla base di qualsiasi relazione paritaria.

Siamo lontani dall'Italia bigotta degli anni Sessanta che Pasolini trascinò fuori dal talamo per portarla sullo schermo a discutere di questioni fino a quel momento tabù: desideri, fantasie, ruoli familiari, omosessualità, verginità, divorzio, libertà, corna, gelosia, prostituzione, onore, fuitina. Il privato diventa pubblico in Comizi d'amore, incontro a cielo aperto su spiagge, ponti, angoli delle strade, giardini. Molto lontano dal confessionale ma sulla strada che è la forma più spontanea di convivialità mediterranea.

Pasolini attraversa l'Italia, porge il microfono e interroga le cose più segrete, pone domande sull'amore, dominio in cui si incrociano il sesso, la coppia, il piacere, la famiglia, i fidanzamenti coi loro costumi. Le risposte sono date in termini di legge: pro e contro la preminenza del marito, pro e contro la verginità per le ragazze... Come se la società italiana dell'epoca (1965), tra i segreti della penitenza e le prescrizioni della legge, non avesse ancora trovato una voce per questa confidenza pubblica del sesso diffusa oggi dai nostri media. Intorno al poeta qualcuno approva, qualcuno brontola, qualcuno risponde, qualcuno ha paura, soprattutto in Sicilia, ancora in bianco e nero. Su uno sfondo brullo, le donne sono perennemente in lutto, mentre i ragazzini fingono di non sapere come nascano i bambini e gli uomini sono a pronti a uccidere per difendere l'onore. Il sesso è tabù e la fuitina, 'fuga d'amore' in accordo per forzare il matrimonio contro il parere dei genitori, è sancita dalla legge.

Dove finiva il viaggio antropologico di Pasolini, più sensibile alla "bellezza antica" del Sud e alle emozioni forti del "buon selvaggio", inizia quello di Marta Savina che gira Viola, Franca nel 2017, testimoniando in un corto la sfida al potere di Franca Viola, diciassette anni nel 1966. Fanciulla di Alcamo, quello di Cielo e della sua "rosa fresca aulentissima", che per prima rifiutò il matrimonio riparatore e trascinò in tribunale il suo stupratore. La prima ad avere contezza della gravità dell'abuso e a dargli un nome, quello vero. Incurante della "moralità" e della legge condivisa del tempo, mantenne la sua posizione e cambiò le regole del gioco il 2 gennaio del 1966. Bisognerà attendere però il 1981 perché il "matrimonio riparatore", che estingueva il reato di stupro, venga definitivamente cancellato dal codice penale.

La regista toscana torna di nuovo su questa impavida ragazza del sud, le cambia il nome ma conferma la sua interprete, Claudia Gusmano, attrice bruna e nivea, discreta e sensibile, capace di far emergere personaggi singolari come Lia, "primadonna" a denunciare l'orrore. Con la complicità di Marta Savina, Gusmano disegna un ritratto dinamico e intraprendente, una giovane donna con aspirazioni (essere attrice della propria vita e dentro un 'quadro vivente'), con desideri precisi e affatto conformi (dissodare i campi con la pala e declinare la leva dell'economia domestica), con il gusto del dettaglio (il fermaglio) contro il 'falso grossolano', con la volontà di bastarsi da sola (il suo mondo guarda oltre Lorenzo Musicò).

Colpita nel corpo e nella sua libertà di donna, la protagonista assume la sua esperienza che cade all'interno di un sistema di rapporti e di valori falsi. Dietro al suo rifiuto della violenza, c'è soprattutto la volontà di costruire altre relazioni sociali. Savina prende il controllo della parola e dell'immagine per dire le reazioni psicologiche e lo sconvolgimento morale che derivano da una relazione ottenuta senza consenso e senza piacere (contrariamente alla leggenda invereconda che è l'alibi maschile e che la regista sottolinea in un passaggio delicato del processo).

Film a tesi, Primadonna si concentra sul trauma, sulla necessità di lottare e di illuminare il pubblico su idee consolidate, intorno alla mascolinità e al suo potere dominante, dalla legge e dagli uomini. Al pensiero patriarcale, il film contrappone la gentilezza 'poetica' di un avvocato (Francesco Colella) e quella incommensurabile di un padre (Fabrizio Ferracane), per dire anche l'amore e gli slanci del cuore. Marta Savina non trascende mai il suo soggetto, probabilmente per raggiungere una platea popolare e portare più lontano il messaggio. Bisogna accettare la convenzione ma forse si poteva osare. Come Lia, come Franca. Tra Madonna e puttana, scelgono il mondo plurale e complesso.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 30 settembre 2023
Massimiliano

Un film che lascia il segno nel profondo del cuore. Trasmette molte emozioni: rabbia, risentimento, voglia di riscatto, debolezza, determinazione, fiducia, comprensione. L'interpretazione di Claudia Gusmano ha saputo trasmettere tutto questo nel migliore dei modi, certamente accompagnata da un cast eccellente dove ognuno ha interpretato il proprio ruolo in maniera straordinaria.

lunedì 24 luglio 2023
astromelia

buon film porta a conoscenza uno spaccato recondito,ciò che però voglio sottolineare è che non si può pretendere che arrivi a tutti il dialetto con il quale è recitato, fa parte del contesto ma bisogna capirlo e tradurlo altrimenti l'opera risulta vana...

mercoledì 22 marzo 2023
Massimiliano

Il film ispirato a fatti veramente accaduti nella Sicilia degli anni 60 coinvolge emotivamente. Il tema affrontato è la lotta per diritti delle donne.  È un film che va dritto al punto, soffermandosi sulla lotta di una protagonista che non è solo un personaggio cinematografico bensì una persona a tutti gli effetti.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 13 marzo 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Dei due film a tema 8 marzo ora nelle sale, quello da non perdere è "Women Talking" di Sarah Polley, questo non è brutto ma sa di fiction più che di cinema: nella messa in scena, in certi dialoghi didascalici. Marta Savina aveva già dedicato un corto, "Viola, Franca", alla storia della prima donna che, 17enne, disse no al matrimonio riparatore, e chi l'aveva rapita e stuprata finì in carcere.

sabato 11 marzo 2023
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

A chi appartiene una vita? Chi la può raccontare? Parliamo di film e di romanzi, naturalmente. E di vicende esemplari: la donna che sul bus rifiutò di cedere il suo posto a un bianco, come imponevano le leggi razziste. Oppure la donna che per prima in Italia rifiutò il matrimonio riparatore, prassi che cancellava i reati di rapimento e stupro quando il violentatore, poi, sposava la vittima.

venerdì 10 marzo 2023
Maria Lombardo
La Sicilia

La giovane donna la cui scelta ha fatto cambiare la legge sul matrimonio riparatore è al centro del film "Primadonna". Franca Viola siciliana di Alcamo figlia di contadini, rapita a 17 anni dal suo corteggiatore figlio del boss locale, Filippo Melodia, si rifiutò di sposarlo mentre lui, avvalendosi della legge in vigore negli anni Sessanta, aveva pensato di poter rimediare col matrimonio ad ogni responsabil [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 marzo 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Ricostruzione della prima (nota) opposizione al matrimonio per "fuitina", Sicilia '60. Franca Viola è un simbolo e la sua storia vera occasione di riprendere incresciose animalità patriarcali ancora pulsanti in ostinati subconsci. Il trattamento di Savina è un po' ipo-drammatizzato dove ci sarebbe molto da scavare, anche in azione, ma i passaggi culturali e le posizioni dei protagonisti sono chiare, [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 marzo 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Sicilia, anni Sessanta. Lia, 21 anni, ama lavorare la terra con il padre, anche se è "femmina" e dovrebbe starsene a casa a prendersi cura delle faccende domestiche con la madre. La sua bellezza ha attirato le attenzioni del giovane Lorenzo Musicò, figlio del boss del paese, e lei non è indifferente al suo corteggiamento, ma quando si accorge dell'arroganza di colui che vorrebbe chiederla in sposa, [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 marzo 2023
Lidia Saller
Il Giornale

Lia fa parte di una famiglia onesta. Lorenzo Musicò, figlio del mafioso locale, si invaghisce di lei e la fa sua, costringendola a nozze riparatrici. La ragazza, sostenuta dalla famiglia, porta in tribunale il responsabile della "fuitina" per ottenere giustizia. Marta Savina si concentra sull'emotività dei personaggi e sulla comunicazione (il dialetto inasprisce il tormento), confezionando ritratti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 marzo 2023
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Sicilia, anni Sessanta. Lia ha 21 anni, le piace andare in campagna e lavorare con il padre, che è fiero di averla al suo fianco, anche se lei e` "femmina" e dovrebbe stare a casa a prendersi cura delle faccende domestiche con la madre. Lia è una giovane e testarda, e il suo sguardo attira le attenzioni del giovane Lorenzo Musico`, figlio del boss del paese.

martedì 7 marzo 2023
Marco Minniti
Asbury Movies

Per celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna - impropriamente chiamata festa - quest'anno la distribuzione italiana ha scelto un titolo emblematico come questo Primadonna, opera prima di Marta Savina, già presentata nella scorsa edizione di Alice nella Città (dove ha vinto il premio Panorama Italia). Un film, quello di Savina, che vuole innanzitutto raccontare un'epoca e un contesto [...] Vai alla recensione »

martedì 7 marzo 2023
Mariuccia Ciotta
Film TV

Fermoimmagine, impercettibili spostamenti espressivi, inquadrature limpide e ieratiche, prove per assomigliare alla Madonna, Lia Crimi (Claudia Gusmano) si disincarna nella figura di Franca Viola, che nel 1965 disse no al matrimonio "riparatore". Non sarà lei la prescelta per la sacra rappresentazione, ma avrà lo stesso poteri celestiali. Esordio alla regia di Marta Savina, memoria fantasmatica del [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 marzo 2023
Valentina Di Nino
Today

Una piccola storia nelle campagne della Sicilia degli anni'60 diventa un momento fondamentale per la lotta di emancipazione delle donne in Italia grazie al coraggio di una ragazza che si ribella alla prepotenza e al 'si è sempre fatto così'. Ispirato alla vicenda di Franca Viola, ma molto romanzato, arriva in sala l'8 marzo distribuito da Europictures, Primadonna, il film di Marta Savina, già vincitore [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 ottobre 2022
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Era il 1961. La legge italiana non ammetteva il divorzio ed esisteva il delitto d'onore, tutto questo fu raccontato splendidamente al cinema da Pietro Germi nel suo magnifico Divorzio all'italiana. Ecco sempre (e solo) quarant'anni fa e sempre nel nostro paese esisteva anche il così detto matrimonio riparatore: dopo aver aver stuprato una donna, un uomo poteva sottrarsi al carcere, evitando la condanna [...] Vai alla recensione »

martedì 18 ottobre 2022
Dario Boldini
Sentieri Selvaggi

È notte. Lia e la sua famiglia sono in spiaggia. La madre stende un asciugamano, il padre pianta un ombrellone per proteggersi dai raggi lunari. La poesia di uno dei rari intervalli di serenità di Primadonna, lungometraggio dell'esordiente Marta Savina presentato ad Alice nella Città, permette alla regista di mappare le coordinate di un mondo al contrario.

NEWS
VIDEO
venerdì 3 marzo 2023
 

Un racconto necessario che parla al presente, alle nuove generazioni e a tutta la nostra società. Dall'8 marzo al cinema. Guarda la clip »

NEWS
lunedì 6 febbraio 2023
 

Una ragazza scatena l'ira del figlio del boss del paese. Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 3 febbraio 2023
 

Regia di Marta Savina. Un film con Claudia Gusmano, Fabrizio Ferracane, Francesco Colella, Manuela Ventura, Dario Aita. Da mercoledì 8 marzo al cinema. Guarda il trailer »

FESTA DI ROMA
sabato 22 ottobre 2022
 

Menzione speciale a Il cerchio di Sophie Chiarello. Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 18 ottobre 2022
 

Regia di Marta Savina. Un film con Claudia Gusmano, Fabrizio Ferracane, Francesco Colella, Dario Aita, Manuela Ventura. Dall'8 marzo al cinema. Guarda il trailer »

winner
alice nella città - panorama italia
Roma Film Festival
2022
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